Zanni: un’antica maschera della commedia dell’arte
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Zanni: un’antica maschera della commedia dell’arte

Chi era Zanni?

Zanni era un personaggio del teatro comico dell’antica Roma, divenuto poi maschera della Commedia dell’Arte. Rappresenta la figura del servo, con modi di fare triviali e istintuali legati spesso al sesso e alla fame. Ha un costume che ricorda il vestiario usato dai contadini durante i lavori nei campi: casacca legata in vita con una corda, pantaloni larghi color beige e un berretto simile a quello goliardico degli universitari. Sul fianco sinistro portava inizialmente un borsello poi un corto bastone. La maschera è caratterizzata da un lungo naso aquilino e ricurvo.
Il nome Zanni ha avuto origine da Gianni: nome molto diffuso nella campagna veneto-lombarda da cui veniva la maggior parte dei servitori dei nobili e dei ricchi mercanti veneziani. La Commedia dell’Arte era anche chiamata Commedia degli Zanni, in quanto i personaggi venivano facilmente identificati con tali servi contadini. Inizialmente, Zanni era il servo del Magnifico, mercante vecchio, avaro e lussurioso, che prese poi il nome di Pantalone: attuale maschera veneziana.

Curiosità su Zanni

  • Nel Castello Trausnitz di Baviera in Germania, ci sono alcune tra le più famose rappresentazioni di Zanni risalenti agli anni 1576-1578 e ancora ben conservate:
    – gli affreschi del pittore italiano Alessandro Scalzi, dove Zanni è raffigurato a grandezza naturale, sulla celebre scalinata Narrentreppe, la cosiddetta scala dei folli, dei buffoni e giocolieri,
    – le miniature con grottesche di Antonio Ponzano sul soffitto di una delle maestose sale.

 

  • In Inghilterra, ha dato origine al termine zany: un aggettivo che significa “stravagante e divertente”.

 

La nostra opera in esemplare unico

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Scultura “Zanni” di Arte 2000

Rivisitazione della maschera di Zanni in marmo Bianco di Carrara. La nostra passione per l’arte e la storia ci ha portati a scegliere una delle più antiche maschere della Commedia dell’Arte. Abbiamo ridotto al minimo lo spessore del marmo per creare un manufatto ornamentale, elegante e raffinato. La lavorazione con tecniche tradizionali e la lucidatura sono fatte a mano.

Cosa significa “commedia dell’arte”?

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La commedia dell’arte è un’espressione teatrale artistica legata all’improvvisazione e alle maschere. È nata in Italia nel XVI secolo e si sviluppò, con la comparsa delle prime donne sul palcoscenico, fino alla metà del XVIII secolo. All’estero è chiamata “Commedia italiana”. Nel Medioevo, “arte” significava professione; nell’ambito delle compagnie riconosciute dai ducati e fondate su uno statuto di leggi e regole, il lavoro del teatrante era considerato un vero mestiere. Ha avuto origine dai giullari, saltimbanchi e narratori che si esibivano in modo comico e grottesco con farse, scenette di vita quotidiana e racconti popolari. Gli spettacoli improvvisati si tenevano all’aperto con pochi oggetti e poche persone, in occasione delle feste, dei mercati e del carnevale. Non c’erano testi scritti, ma semplici canovacci, chiamati scenari, dov’erano indicati gli elementi di base, la trama e una scaletta delle battute principali da adattare poi al tipo di pubblico.
Carlo Goldoni, con la sua riforma, curò la semplicità e la razionalità nella rappresentazione, obbligò all’uso del copione ed eliminò la prevedibilità delle battute, la volgarità e le maschere.

Le maschere della commedia dell’arte animano ancor oggi il Carnevale a Venezia.

Recueil Fossard: una delle più antiche testimonianze iconografiche

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La Recueil Fossard è una raccolta di incisioni della Commedia dell’Arte, commissionata da Luigi XIV a Fossard: musicista e copista di corte. Si tratta di una collezione di varie illustrazioni e foglietti pubblicitari degli spettacoli, dove sono raffigurati i vari personaggi con le didascalie in francese.

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Primi e Secondi Zanni: due caratteri distinti

Zanni è un servo sia furbo sia sciocco; in entrambe le versioni, è spassoso e divertente. Genera equivoci col padrone e addirittura cerca di elevarsi al di sopra della sua figura, venendo però subito ammonito. Le caratteristiche principali sono: essere affamato, supplicare come un barbone e lamentarsi di continuo della sua situazione e delle varie circostanze.
Le due opposte tipologie di carattere:

  • furbo: è un servo astuto, agile e veloce; gioca brutti tiri al padrone e agli altri, ma con le donne tenta subito di accoppiarsi senza tanti preamboli. Ha la parlantina sciolta, è facile all’ira e diventa spesso violento e manesco, anche con le donne.
  • sciocco: è un servo lento e ignorante, è quasi incapace di formulare un concetto e dimostra la sua tardezza anche nel movimento flemmatico e curvo verso il basso.

 

Con il passare degli anni, gli attori si specializzano in una delle due figure, assumendo nomi propri per distinguersi durante la commedia. Prendono quindi il nome di:

PRIMI ZANNI: servi furbi come la famosa Brighella, Beltrame e Fratellino; questi ultimi segnano la storia della Commedia dell’Arte fissando le regole e i ruoli dei personaggi e distinguendo gli attori professionisti da quelli di strada.

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SECONDI ZANNI: servi sciocchi come i famosi Arlecchino e Pulcinella. Diventano molto più famosi dei Primi Zanni per la bravura degli attori e l’impatto che hanno sul pubblico. Nella fase di trapasso, Alberto Naselli conosciuto con il nome d’arte Zan Ganassa è stato un abilissimo zanni simile ad Arlecchino e il primo italiano a portare la Commedia dell’arte in Spagna. Verso la metà del Cinquecento, Tristano Martinelli di Marcaria in provincia di Mantova, attore teatrale e acrobata, è stato invece l’inventore della vera e propria maschera di Arlecchino.

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2 Comments
  • Nicola De Buono

    5 giugno 2023 at 19:13 Rispondi

    Il primo <Arlecchino al mondo, inventore della maschera e' stato Tristano Martinelli di Marcaria, Mantova

    • Arte 2000 - Paola

      7 giugno 2023 at 17:47 Rispondi

      Grazie Nicola per questa tua notizia di dettaglio, un ulteriore chicca che va ad arricchire il blog, provvederò ad inserirla nell’articolo. Buona lettura

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