Sogno e adorazione dei Magi: un’opera di Maestro dei Mesi
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Il gruppo scultoreo “Sogno e Adorazione dei magi” dell’artista Maestro dei Mesi

Questo gruppo scultoreo in marmo, raffigurante i Magi durante il sogno e l’adorazione del Bambino Gesù, è una famosa opera del Maestro dei Mesi. È posato sulla lunetta del portale dell’Abbazia di San Mercuriale a Forlì; non ha una datazione certa, ma si presume risalga all’inizio del XIII secolo. Le figure, scolpite in profondità ad altorilievo e sottosquadro, sembrano statue lavorate a tutto tondo e sono ricche di dettagli, alcuni frutto solo dell’immaginazione dell’artista. Per secoli è stato considerato un lavoro mediocre, solo negli ultimi decenni è stato riconosciuto come capolavoro, anche se le opinioni sono molto contrastanti: alcuni riconoscono l’abilità dell’artista nel raffigurare un evento ricco di particolari in uno spazio ridotto, altri invece sottolineano i difetti in merito a proporzioni, logica e verità. Di fatto lo scultore ha raccontato la bellezza di una verità e il valore di un sogno, mettendoci poesia e fantasia; ha osato in un’epoca in cui l’interpretazione e la rappresentazione degli eventi era imposta dalla Chiesa.

Chi era il Maestro dei Mesi?

Maestro dei Mesi è un anonimo scultore italiano attivo a Ferrara, Forlì e Venezia nella prima metà del Duecento. Nella storia dell’arte medievale, il mistero attorno alla sua identità ebbe sempre un notevole fascino. Fu seguace di artisti molto noti, ma elaborò uno stile personale rivolgendo molta attenzione alla natura e alla descrizione della realtà. Prese il nome da un ciclo di formelle dei Mesi di calendario, scolpite con le figure dei dodici lavori agricoli stagionali, che un tempo ornavano la Porta dei Pellegrini della Cattedrale di Ferrara e oggi sono conservate nell’ala riservata al Museo.

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Con queste opere superò anche il maestro Benedetto Antèlami, considerato uno dei più grandi artisti del XII-XIII secolo, che aveva scolpito ad altorilievo un ciclo di Mesi per decorare il Duomo di Parma.

Cosa rappresenta l’opera “Sogno e Adorazione dei Magi”?

La narrazione è suddivisa in due scene differenti raffigurate nell’ordine temporale da destra verso sinistra:

Adorazione

I Magi sono rappresentati al cospetto del Bambino Gesù, da destra verso sinistra, uno dietro l’altro, in ordine spaziale e temporale; la scena sembra mostrare con fotogrammi successivi, l’ordine con cui si è avvicendata la venerazione. Il primo, inginocchiato di fronte a Maria, ha già deposto mantello e corona e sembra porgere uno dei doni: oro, incenso o mirra; l’interpretazione è incerta perchè le mani sono andate perdute. Gli altri due si stanno preparando, togliendosi la corona dalla testa.

Sogno

Un angelo appare in sogno ai Magi mentre dormono, li esorta a non andare da Erode per raccontare del nuovo Re, ma di tornare a casa per una via differente. In questa scena, l’artista ha curato i dettagli: i tre Magi sono raffigurati addormentati uno accanto all’altro, con la mano sinistra appoggiata sul volto per rendere più realistica l’immagine di persone dormienti, con il capo coronato anche di notte, appoggiati su un unico cuscino e sotto la stessa coperta di cui ha scolpito anche il disegno e l’ampio orlo ripiegato.

Come descritto nel Vangelo:

«Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima.… Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.» (Matteo 2, 9-12)

Quali sono gli elementi raffigurati nell’opera?

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  • i Magi: erano dei saggi astronomi che, seguendo una stella, giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il Bambino Gesù, re dei Giudei. Sono fortemente caratterizzati in primo piano nell’Adorazione con volti diversi tra loro: il primo a destra ha una corta barba e un’età che sembrerebbe mediana tra quella degli altri, il secondo è glabro e sembra essere il più giovane, il terzo, quello più a sinistra e con una barba lunga e folta, pare il più anziano dei tre. Nel Sogno sono raffigurati in modo secondario sul lato marginale sinistro della lunetta.

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  • Maria: è una delle figure principali. È raffigurata come una regina, con la corona, seduta su un trono sporgente rispetto al piano della lunetta. Tiene sulle gambe il Bambino Gesù. Lo sguardo non è rivolto ai Magi ma sembra perdersi nell’infinito con un leggero sorriso.
  • Gesù bambino: ha dei lineamenti classici e tende una mano verso la coppa sorretta da Maria.
  • Giuseppe: è una figura ingobbita, più piccola rispetto alle altre. È collocato sull’estrema destra della lunetta e sembra ricoprire un ruolo secondario di semplice spettatore.

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  • l’angelo: questa figura è la più particolare e l’unica rappresentata a mezzo busto. Ha il capo ricoperto di riccioli, l’ala minuziosamente intagliata che fuoriesce dal contorno del blocco di marmo, la mano sinistra tesa verso i dormienti con il palmo rivolto verso i loro volti.
  • la stella a sei punte: come risulta dall’incisione sul retro, è un antico bassorilievo scolpito in precedenza. Si presume sia stato trovato tra i resti della vecchia chiesa, distrutta dall’incendio del 1173, recuperato quindi per la costruzione di quella attuale.

 

La ricorrenza dell’Epifania, ci ricorda un bella riflessione di Papa Francesco:

«Sentiamo i Magi accanto a noi, come compagni di strada. Il loro esempio ci aiuta ad alzare lo sguardo verso la stella e a seguire i grandi desideri del nostro cuore. Ci insegnano a non accontentarci di una vita mediocre, del “piccolo cabotaggio”, ma a lasciarci sempre affascinare da ciò che è buono, vero, bello ».

 

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