Qual è la famosa scritta nel libro del Leone di San Marco?
Il Leone di San Marco fa subito pensare a Venezia, non ha un significato ufficiale o politico, ma ha un’origine popolare e religiosa. È la rappresentazione simbolica dell’evangelista Marco: patrono della città. La citazione in latino riportata sul libro, tenuto aperto dal leone con la zampa, corrisponde alle prime parole solenni che, secondo un’antica leggenda, un angelo gli avrebbe detto durante un’apparizione a Venezia:
«Pax tibi Marce Evangelista meus, hic requiescet corpus tuum»
(Pace a te Marco mio Evangelista, qui riposerà il tuo corpo)
In altri articoli del nostro blog, abbiamo raccontato la leggenda di San Marco e l’angelo e descritto il significato della simbologia legata al leone marciano che nel tempo è diventato simbolo della città lagunare, della Serenissima Repubblica di Venezia, del Comune, della Provincia e della Regione Veneto.
Fotografia di copertina: Altorilievo Leone di San Marco – opera di Arte 2000
Sculture del Leone marciano con la scritta più famosa sul libro
La maggior parte delle volte, nella realizzazione di sculture del leone di San Marco, anche noi usiamo la frase più famosa e conosciuta «Pax tibi Marce Evangelista meus» su 8 righe.
Queste sono alcune delle nostre opere:
Citazioni famose nel libro del Leone di San Marco
Nel corso dei secoli e nelle differenti terre istriane, fiumane e dalmate, isole dell’Egeo e nei tanti altri territori della Repubblica veneziana, nel libro aperto delle varie raffigurazioni del Leone di San Marco sono state usate iscrizioni differenti e alternative anche per mantenere un’identità storica e culturale.
Qui di seguito alcune delle frasi usate in opere famose e importanti:
- la scritta più classica e famosa è sicuramente “Pax tibi Marce Evangelista meus” suddivisa su 8 righe totali, quattro per ogni facciata del libro: «PAX / TIBI / MAR / CE E / VAN / GELI / STA / MEVS». Tra le opere più rinomate ci sono:
- il l leone alato dipinto da Vittore Carpaccio esposto a Palazzo Ducale a Venezia;
- il dipinto di Cima da Conegliano;
- la stessa frase talvolta, anche se più raramente, è su 6 righe, tre per ogni facciata del libro, «PAX / TIBI / MARCE / EVANGE /LISTA /MEVS». Tra le opere più famose c’è il leone alato sulla facciata della Scuola Grande;
- un’altra famosa citazione è «LINQUITUR / HIC ODIUM / METUS O(MN)IS / ZELUS ET A(R)DOR / PLECTITUR HIC / QUAE SCELUS LI / BRATUM CU / SPIDE VERI» (Qui si lascia da parte l’odio, ogni gelosia ed impetuosità, qui si punisce il delitto bilanciato sull’ago della verità). Compare nell’opera artistica dipinta da Jacobello del Fiore nel 1415 ed esposta nella sala Grimani di Palazzo Ducale a Venezia. Tale opera raffigura un Leone marciano andante, rivolto a sinistra e nimbato è diventata fonte di ispirazione per la bandiera della Regione Veneto;
- una frase differente e molto lunga è «Scdum Marcum: ecce Ego mitto aglm meu an facie tuam qu pparavit via tua an te» («Secumdum Marcum: ecce Ego mitto angelum ante faciem tuam qui preparavit viam tuam ante te» e in italiano: «dal Vangelo secondo Marco: ecco io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via d’innanzi a te») citata nell’altorilievo del Leone di San Marco che era affisso sulla Porta Marina di Pola e sottratto come bottino di guerra dalle milizie genovesi nella seconda metà del 1300 quando misero a ferro e fuoco tutte le città costiere della penisola istriana. Attualmente è murato presso la chiesa di San Marco al molo di Genova.
Un’altra particolare frase è quella dell’altorilievo di Pirano, dove la citazione compare però sotto il leone «Alliger ecce leo / ter(r)as mare sidera carpo» (Ecco, io leone alato corro gli spazi della terra, del mare e delle stelle). In quest’opera il libro è senza scritta e il leone andante sembra sospeso in aria, con la testa inclinata verso sinistra e le grinfie molto marcate.
Anche se oggi è illeggibile, la stessa frase sembra fosse incisa anche sul bassorilievo leone di San Marco affisso attualmente sulla Torre dell’Orologio a Rovigno.
Cosa significa “Scuole Grandi”?
Le Scuole nate a Venezia nel XIII secolo sono associazioni di cittadini amministrate da laici e dedite al culto di un santo, di un mestiere come quello dei tagliapietre, dei mercanti o confraternite di forestieri che non erano d’origine veneziana. Alcune Scuole diventarono via via sempre più importanti per numero di iscritti, per interesse sociale e per la disponibilità di grandi capitali, di sedi sontuose e di sfarzosi allestimenti per le manifestazioni cittadine e nel 1467 sono state riconosciute come Scuole Grandi distinte quindi dalle altre definite Scuole Piccole. Quella di San Marco è stata una delle prime Scuole Grandi. Tra il XV e il XVI secolo si sono evolute sino a diventare organi pubblici di assistenza e controllo nella vita sociale.
La frase sul libro aperto del leone alato può quindi avere infinite sfumature; il dubbio su quale utilizzare non si presenta nel caso di raffigurazione con il libro chiuso che è senza scritta. Qui di seguito alcune nostre opere:
Questo articolo contiene informazioni generali. Per domande e curiosità lascia un commento qui sotto.
Se desideri essere contattato, compila il modulo.
Nessun commento