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Utensili antichi a percussione e ad urto per la lavorazione artigianale del marmo

Nella lavorazione tradizionale artigianale della pietra vengono usati antichi utensili a percussione. Servono per spaccare, ricavare blocchi, sbozzare, sgrossare e modellare la materia tramite una serie di colpi.
In passato funzionavano solo con la propulsione a mano, ora anche ad aria compressa, tramite un attacco per l’inserimento nel martello pneumatico. In questo modo lo scultore si affatica meno e può controllare e misurare la potenza d’urto.

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La scelta dello strumento giusto è fondamentale per il risultato che si vuole ottenere

ed ottimizzare tempi e risorse.

 

La percussione

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La percussione è il funzionamento di un utensile tramite colpi e può essere:

  • diretta: quando l’attrezzo colpisce direttamente la pietra, come ad esempio il piccone
  • indiretta: quando vengono usati contemporaneamente 2 attrezzi; un utensile batte su uno strumento da taglio che a sua volta va a colpire la pietra, come ad esempio il mazzuolo con lo scalpello.

 

Il tagliente

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È la parte che colpisce direttamente la pietra e può essere di varie forme e dimensioni. La maggior parte sono in metallo, metallo duro o acciaio temperato. Il tagliente caratterizza in modo univoco l’utensile e lascia un segno specifico per fare lavorazioni differenti.

 

Principali utensili antichi a percussione usati ancora oggi

Piccone

Utensile leggero, abbastanza lungo e diritto e punta singola o doppia, usato per cavare blocchi di pietre. Generalmente le pietre tenere si aprono e suddividevano in masselli con pochi colpi di piccone.

Picchiarello

È simile ad un piccolo piccone, ha la testa cubica dotata di 2 punte contrapposte. A volte viene impugnato con entrambe le mani per sbalzare con potenza e precisione colpendo il materiale con le punte a 90°, la superficie rimane così costellata di piccoli colpi irregolari di diversa profondità.

Nel medioevo era usato per battere con la parte piatta su un attrezzo da taglio.

Mazza

Ha un peso di 5 kg circa e serve per far saltare grandi pezzi dal blocco o frantumare alcune parti. Ha generalmente il manico in legno e la testa in acciaio temperato. È usata battendo colpi singoli perpendicolari al piano, rivolgendo leggermente lo spigolo di battuta verso la parte da asportare.

Mazzuolo, mazzetta e martello

Servono per battere su strumenti da taglio. Hanno generalmente manico in legno e testa in legno, ferro o acciaio temperato. In base alla forma, alla dimensione e al peso vengono utilizzati per lavorazioni differenti anche se la scelta è spesso determinata dalla costituzione fisica dello scultore.

Martellina

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Martello particolare con due punte a taglio contrapposte e differenti tra loro, formate da una serie di piccoli e fitti denti piramidali o conici. È usata per colpire direttamente il materiale, soprattutto le superfici piane. Esegue una finitura detta martellinata, irregolare e variabile in base al tipo di tagliente.

Bocciarda

Martello dalla testa quadrata con denti regolari, ma di dimensione e numero variabili, che permettono di raggiungere risultati differenti. Si usa per frantumare la superficie in tante piccole schegge. Esegue una finitura detta bocciardata con un aspetto granuloso conosciuto come buccia d’arancia.

Cuneo

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Attrezzo in legno o in metallo usato per spaccare. Il cuneo conficcato in una fessura, poi battuto con un mazzuolo, provoca una frattura.

Punciotti

Ferri grossi e tozzi, lunghi 12/15 cm circa, a forma di cuneo, con punte coniche o piramidali. Vengono conficcati in linea nei fori poi battuti contemporaneamente per spaccare i massi di roccia.

Subbia o punta

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È una barra in acciaio a punta, con sezione rotonda, quadrata o ottagonale, di diverse misure. Viene colpita con un mazzuolo. È l’attrezzo più facilmente controllabile, idoneo per sgrossare e sbozzare.

Ferrotondo

Scalpello a punta tonda usato per la sbozzatura grossolana, ma soprattutto per la lavorazione del granito.

Scapezzatore

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È uno scalpello detto anche scapezzino o sghiandino, molto robusto e tozzo, a lama piatta con una lunghezza di 18 cm circa. Serve per asportare pezzi di media grandezza in modo impreciso. È usato per la sbozzatura, la lavorazione grossolana e la finitura volutamente grezza.

Gradina o gradino

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Utensile simile alla subbia, ma con la parte terminale cosparsa di punte, dette denti, adatto in particolare alla scultura del marmo. Tenuto obliquo e colpito con il martello, crea una prima levigatura con scanalature parallele più o meno fitte. Spesso è usato per asportare le protuberanze lasciate dalla subbia e dare una prima modellatura al massello.

Scalpello

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Scalpello largo

È lo strumento più conosciuto e utilizzato. Può avere varie misure e forme di tagliente, anche se generalmente è piatto. Serve per asportare parti di materiale in forma di schegge ed eseguire operazioni di sgrossatura e scolpitura. La finitura grezza viene fatta con uno largo, la rifinitura invece con uno piatto affilato per lisciare al meglio la superficie. Può essere usato anche da solo o con un piccolo mazzuolo per ottenere una levigatura e rifinitura di precisione, con una lieve abrasione.
È in grado di produrre effetti di ombreggiature differenti in base all’angolo con cui viene impugnato e all’intensità con cui viene colpito.

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Ogni scultore sceglie la forma e la dimensione che preferisce in base alla lavorazione da fare,

alla manualità, all’abilità, alla prestanza fisica e all’esperienza personale.

 

Unghietto

Scalpello a testa tonda, sottile ma robusto, usato per eseguire intagli stretti in profondità come il sottosquadro. Era usato già nel Medioevo per scavare le scanalature.

 

Ancora oggi noi usiamo alcuni di questi strumenti

per salvaguardare una tradizione che ha origini antiche.

 

Cerchiamo di conciliare i metodi del passato con quelli moderni.

 

Tra i vari strumenti manuali antichi ci sono anche gli strumenti abrasivi che servono invece per tagliare, forare, conferire profondità, levigare e lucidare attraverso un’azione ripetuta di sfregamento e attrito.
L’utensile viene scelto anche in base alla tecnica artistica da eseguire.

Abbiamo scritto questo articolo per offrirvi delle nozioni generali, senza valore contrattuale, sull’affascinante mondo del marmo. Per domande o curiosità potete compilare il modulo qui sotto; ogni commento sarà uno stimolo per confrontarci e continuare la ricerca per nuovi approfondimenti.

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8 Comments
  • giuseppe

    3 agosto 2019 at 14:27 Rispondi

    salve come posso affilare gli scalpelli al vidia? Grazie

    • Arte 2000 - Paola

      5 agosto 2019 at 15:43 Rispondi

      Buongiorno Giuseppe, noi di solito facciamo affilare gli utensili al nostro fornitore di fiducia. Le invio i nominativi tramite e-mail. La ringrazio per aver dimostrato interesse verso il nostro blog. Buona giornata.

  • Federico

    21 aprile 2020 at 14:56 Rispondi

    Buongiorno, siamo marmisti da cinque generazioni o forse piu avremmo bisogno di saper come fare esattamente ad affilare gil scalpelli al vidia, siccome facciamo anche lavori da scalpellino, tipo incisoni o scritte in esterna su monumenti, una volta quando i materiali erano piu buoni facevamo a mano con una semplice mola, se eravamo fuori, mentre in laboratorio tramite mola su macchine solo che ultimamente le mole sono o troppo tenere e si consumano male ed in fretta o troppo dure e non affilano nulla o poco. come si puo fare?

    • Stefano Facchini

      21 aprile 2020 at 20:08 Rispondi

      Buonasera Federico, in effetti affilare gli utensili è diventato sempre più difficile. Per affilare quelli in widia servono speciali mole diamantate e molta pratica. Gli scalpelli in widia sono utensili moderni di lavorazione, sicuramente più pratici perché l’affilatura dura più a lungo ma sono molto difficili da affilare. Noi usiamo mole per affilare solo gli scalpelli d’acciaio e solo uno dei nostri collaboratori riesce a farlo bene, ci vuole molta pratica. I pochi scalpelli in widia che abbiamo, sono soprattutto gradine, li inviamo al nostro fornitore per l’eventuale affilatura, di solito fa un buon lavoro. Le invio tramite e-mail il nominativo del nostro fornitore, sperando possa trovare una buona soluzione. La ringrazio per aver letto il nostro articolo del blog

  • Elisabetta Granata

    15 aprile 2023 at 19:28 Rispondi

    Salve, quali tipologia di attrezzi per intagliare la pietra lavica?

    • Arte 2000 - Paola

      17 aprile 2023 at 17:19 Rispondi

      Elisabetta,
      noi usiamo quelli per il granito

  • Silvio Andrea Magnetto

    5 dicembre 2023 at 21:35 Rispondi

    salve arei bisogno di acquistare degli scalpelli in widia per lavorazione di pietre da muretti a seco.
    Mi può consigliare dove è possibile l acquisto? Grazie Silvio.

    • Arte 2000 - Paola

      14 dicembre 2023 at 17:30 Rispondi

      Silvio,
      La ringrazio per aver letto il nostro articolo del blog. Le invio tramite e-mail i nominativi dei nostri fornitori. A disposizione per altre informazioni. Buona serata. Paola